venerdì 1 novembre 2013

Salvatore Brizzi - LA CREAZIONE DELLA REALTA' E' UNA TRAPPOLA PLANETARIA!!!

Punti di Vista: Ci sono tanti modi di guardare alla realtà, tanti “punti di vista” e da ognuno di questi pensiamo che ci sia sempre qualcosa da imparare… 


 

Salvatore Brizzi è noto al grande pubblico quale esperto ed autore di testi di successo relativi all’Alchimia trasformativa. Egli intende l’Alchimia come un’Arte e una Via che portano alla trasformazione psicologica degli individui. 
 In questo articolo ci propone un interessante e controverso tema che affronta in particolare “La creazione della realtà e la trappola planetaria”.

Il globo terrestre è allo stesso tempo un pianeta-scuola e una trappola per le anime. È un pianeta-scuola in quanto tutte le anime non sono altro che frammenti di Dio che si incarnano qui per sperimentare l’autocoscienza – la sensazione di esserci – e sviluppare qualità sempre nuove. Detto in altre parole, l’anima usa il corpo materiale – una macchina biologica – per attirare intorno a sé persone e circostanze che le permettono di sviluppare sempre più amore, fino a quando un giorno non si sentirà “Uno con tutte le cose”.
Ma questo pianeta è anche una trappola, in quanto ognuno di noi, una volta incarnato sul piano materiale, smette di essere l’Uno onnicomprensivo e si identifica totalmente con una particolare macchina biologica, dimentica il suo scopo evolutivo e, soprattutto, comincia a credere che esista un mondo “là fuori” sul quale non ha alcun controllo e del quale è succube.
Credere che il mondo sia qualcosa di separato da noi e non esclusivamente una nostra proiezione, è la causa prima di tutte le paure che ci affliggono. Le nostre paure originano infatti dalla superstiziosa credenza che possa esistere un mondo esterno a noi, separato da noi, il quale può agire su di noi indipendentemente dal nostro volere. Questo criterio totalmente fasullo di rapportarsi alla realtà è stato inventato, divulgato e viene tutt’ora alimentato da una élite di uomini che governa il mondo nell’ombra.
Ognuno di noi crea, spesso inconsciamente, le situazioni e le persone che gli sono più utili per compiere il passo successivo sul suo cammino evolutivo. Le persone e le cose non sono fuori di noi, bensì dentro di noi. L’anima – la coscienza – letteralmente materializza dentro di sé solo ciò di cui ha bisogno. Nella misura in cui noi siamo identificati – addormentati – nel corpo, non siamo coscienti di stare creando il mondo e quindi subiamo le decisioni della nostra stessa anima come se non fossero nostre. Solo il fatto di essere ancora troppo lontani dalla nostra essenza ci fa apparire improvvisi e inaspettati gli eventi della vita. Mentre nella misura in cui sentiamo di essere anima, diveniamo anche coscienti di stare materializzando tutto ciò che ci accade momento dopo momento. La conseguenza di questo nuovo atteggiamento è che svanisce ogni paura e diveniamo finalmente liberi.
17_reteL’élite che governa il mondo è costituita da individui estremamente intelligenti, raffinati conoscitori della psiche umana. Essi sanno bene che alimentando fra la popolazione la stupida superstizione che ci sia un mondo esterno alla coscienza capace di influenzare l’essere umano, questo rimarrà per sempre uno schiavo pieno di paura. Infatti non è un caso che la scienza, l’educazione, la politica, l’economia… siano tutte basate su questo paradigma conoscitivo: io e il mondo siamo due cose separate. Così il mondo diventa un idolo da adorare e temere. Questo è il paradigma della paura, della povertà, dell’insicurezza. Questo è il peccato dei peccati che ha costretto l’uomo ad abbandonare il Paradiso Terrestre. Crediamo che nel mondo possano nascondersi sorprese e pericoli inaspettati, quando invece nel mondo incontriamo sempre e solo noi stessi. Tutto appare inaspettato agli occhi di chi non si conosce.
Nani psicologici prigionieri della loro atterrita natura animale. Ecco in cosa si sono trasformati gli esseri umani. Come insetti strisciano sulla superficie del globo attendendo il momento in cui un piede li schiaccerà mettendo fine alle loro sofferenze. Quanto in basso siamo scesi noi guerrieri divini e immortali?!
Facciamo un esempio. Un giorno dall’ufficio del personale della nostra azienda ci comunicano che siamo stati licenziati. Cosa proviamo? Ognuno di noi reagisce con una manifestazione emotiva differente. Ognuno di noi reagisce secondo ciò che è. Qualcuno diventa aggressivo, un altro comincia a piangere, un altro è contento perché non vedeva l’ora di andarsene, un altro si sente perduto e tenta il suicidio… e così via. Un atteggiamento unico però li accomuna: tutti credono che il mondo si sia abbattuto su di loro dall’esterno. Chi di loro avrà il coraggio di pensare: “Io mi sono licenziato. Ho usato il mondo per licenziarmi. Affinché emergessero proprio le emozioni che mi stanno attraversando in questo momento!”. Vi ho appena dato una chiave magica, usatela in ogni circostanza e presto aprirete la Porta, non serve altro.
Sono le nostre emozioni a plasmare il mondo, e non viceversa. La realtà è fatta di luce, lo hanno scoperto anche in fisica, e questa luce è facilmente malleabile da parte della nostra coscienza, proprio perché è dentro la nostra coscienza. Siamo guerrieri, Portatori della Fiamma, signori incontrastati della nostra realtà… e invece deleghiamo al mondo esterno il potere di decidere quando ci è concesso essere felici e quando no. Abbiamo eletto il mondo esterno a nostro Dio, lo adoriamo, lo temiamo e ci prostriamo ai suoi piedi, infognati nella superstizione e ormai privi di ogni dignità dell’Essere. Credere alla materia è solo superstizione, perché il mondo è costituito solo di immagini. Le persone non esistono di per se stesse: i figli, i colleghi di lavoro, i partner… sono solo immagini che ci rimandano parti di noi che non vogliamo conoscere, non vogliamo affrontare, non vogliamo superare.
17_alberoLamentarsi, accusare gli altri, gli eventi, del nostro star male, è come accusare la nostra immagine allo specchio… e arrabbiarsi con lei… e aver paura di lei. Abbiamo il terrore di venire licenziati, di restare senza denaro, di subire un’aggressione per strada, di venire derubati, di ammalarci, di essere abbandonati dal partner… Siamo ipnotizzati da un fantomatico “mondo di fuori”. Crediamo che le disgrazie possano colpire “a caso”… non riusciamo a concepire un’Intelligenza Nascosta – la nostra – che crea gli eventi intorno a noi secondo le nostre necessità evolutive… e allora ci preoccupiamo di cosa potrebbe riservarci il mondo, quasi fosse una creatura divina onnipotente. La nostra idolatria e la nostra superstizione vengono abilmente usate da chi governa il pianeta per tenerci in uno stato di apprensione: crisi economica, immigrazione, terrorismo, pedofilia… Ma il mondo è solo uno stupido schermo privo di vita sul quale ognuno di noi proietta immagini di se stesso. In noi è la vita, e noi siamo i registi del film.
Questo è un Appello. Per gli anni che verranno servono guerrieri impavidi, uomini e donne, Portatori della Fiamma. La tromba del Giudizio è già squillata: uscite allo scoperto e radunatevi. Non sentite ardere la Fiamma nel petto mentre leggete queste parole? Il guerriero ha il veropotere perché sa che il mondo non può fargli nulla di male, il guerriero sa che vivrà solo le crisi e le sfide che gli serviranno… che lui stesso andrà creando per autoiniziarsi. Pertanto non ha più paura del mondo, e un essere senza paura sfugge a ogni gabbia psicologica… diventa imprevedibile… pericoloso.
Salvatore Brizzi

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Gli insetti transgenici sono già nell’ambiente, ma la gente non lo sa!!


Gli insetti transgenici sono già nell’ambiente, ma la gente non lo sa. In Brasile sono stati rilasciati milioni di zanzare transgeniche per contrastare la zanzara aedes aegypti la cui puntura provoca la febbre dengue, così come alle Cayman e in Malesia. In Spagna è stata avanzata la richiesta di liberare nell’ambiente la mosca transgenica dell’olivo. Un disastro annunciato.

L’errore più grosso che si può fare è pensare che se gli insetti transgenici vengono rilasciati nell’ambiente lontano da casa nostra, allora siamo salvi. Gli insetti si spostano, si diffondono, arrivano dovunque, contaminano anche i loro predatori, cioè gli animali che li mangiano, e contaminano i frutti, depositandovisi sopra, che noi mangeremo.
Nel giugno scorso in Brasile, nello Stato di Bahia, sono state rilasciate nell’ambiente zanzare transgeniche in milioni di esemplari per contrastare l’insetto la cui puntura provoca la febbre dengue. L’azienda Oxitec ha prodotto la zanzara geneticamente modificata che rientra nel progetto portato avanti dall’organizzazione Moscamed Brasil. Sempre la Oxitec ha avanzato la richiesta alle autorità europee per poter rilasciare nell’ambiente, in Spagna, la mosca dell’olivo geneticamente modificata, notizia che ha scatenato la protesta di diverse associazioni ambientaliste e della Firab, la Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica. “Si tratta di un serio rischio per l’ambiente e di una tecnologia non testata e validata, rischio aggravato dal fatto che i ceppi di insetti ingegnerizzati sono esotici e non attinenti agli ambienti in cui verranno lanciati” ha detto la Firab. “Il ceppo di mosca dell’olivo utilizzato da Oxitec non è nativo della Spagna, ma ingegnerizzato a partire da un ceppo greco incrociato con ceppi israeliani – dice Firab – c’è quindi il timore di introdurre individui portanti diversi livelli di resistenza ai pesticidi. Il rilascio in ambiente di ceppi di parassiti entomologici non-nativi è di norma vietato nel quadro delle disposizioni europee in quanto alcune caratteristiche indesiderate potenzialmente presenti nel ceppo di nuova introduzione, come la resistenza ai pesticidi, possono diffondersi nella popolazione selvatica. Altre preoccupazioni sono relative al gran numero di larve ogm morte e vive rinvenibili nel frutto avviato al consumo e all’impatto di insetti geneticamente modificati sugli ecosistemi”.  
Oxitec, dopo avere ricevuto un no dall’Inghilterra,sta tentando di introdurre insetti ogm anche negliStati Uniti. Ad esempio vorrebbe introdurre la zanzara geneticamente modificata contro la dengue in Florida, ma appena la notizia si è sparsa la popolazione si è mobilitata con raccolte di firme e proteste per evitare che il progetto andasse avanti. Le autorità locali non hanno detto no a priori, ma hanno sospeso un’eventuale autorizzazione in attesa di studi e prove dell’innocuità di tali insetti. L’azienda Oxitec ha ammesso che mentre si rilasciano nell’ambiente gli esemplari ogm maschi (che non trasmettono la malattia con la puntura), vengono rilasciati anche esemplari femmine perché non è possibile impedirlo, ma si sono anche affrettati ad assicurare che la puntura delle femmine ogm è tal quale quella delle femmine non ogm dell’insetto, non provoca nulla di diverso. A dirlo però sono esclusivamente loro studi, nient’altro. Quindi ci si deve fidare della loro parola. Infatti non ci sono studi sulla popolazione per poter sapere se questa affermazione ha un fondamento. Così come non ci sono studi sulla contaminazione che gli insetti ogm possono produrre nell’ambiente, ibridandosi con insetti “convenzionali” o venendo mangiati da predatori o contaminando frutti. Peraltro insetti ogm sono già stati rilasciati anche alle Isole Cayman, in Malesia e presto accadrà a Panama e in India.
Poi si comincia già a invocare l’introduzione di insetti geneticamente modificati per combattere la malaria e per combattere i parassiti delle coltivazioni agricole. L’allarme ormai è planetario. Helen Wallace, direttrice dell’inglese GeneWatch, ha affermato: “La gente rimarrà sconvolta nel sapere che gli insetti geneticamente modificati possono essere immessi nell’ambiente senza nessun adeguato controllo”. Ci sono tanti, troppi conflitti di interessi in capo a chi prende le decisioni e agli organi regolatori.  A spiegarlo molto bene è il rapporto pubblicato dall’organizzazione no-profitTestBiotech (che potete leggere in versione integrale al link http://www.aamterranuova.it/Ambiente-e-decrescita-felice/L-invasione-degli-insetti-transgenici#.UlxTgrqgYTM.facebook). Il rapporto spiega come la Oxitec si sia infiltrata nei processi di decision-making nel mondo. La società ha stretto rapporti con la multinazionale dei pesticidi e degli ogm Sygenta e ha già provveduto, appunto, al rilascio nell’ambiente di milioni di esemplari di insetti ogm. L’EFSA, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, è indicata come uno dei numerosi esempi di come l’industria organizza e applica la sua influenza. Nel gruppo EFSA  che valuta gli insetti geneticamente modificati ci sono molti casi di conflitti di interesse, inclusi esperti legati alla Oxitec che solo parzialmente hanno dichiarato i loro rapporti. Il documento EFSA che valuta i rischi di questi insetti per l’ambiente ha carenze evidenti: per esempio non considera l’impatto degli insetti GM sulla catena alimentare. La Oxitec, come spiega Barbara Peterson di Farm Wars, li ha programmati affinchè muoiano, in gran parte, allo stadio larvale, quindi le larve entreranno nella catena alimentare dopo essersi depositate sui frutti, basti pensare alle olive, ai cavoli, ai pomodori, e potranno essere trasportate, ancora vive, su questi frutti per diffondersi poi in altre aziende agricole e coltivazioni. Non c’è traccia di queste valutazioni nel rapporto dell’Efsa.


Ci sono poi problemi dati dal fatto che tali insetti sono stati rilasciati nell’ambiente senza alcuna informazione fornita alle popolazioni. Peraltro la Oxitec ha saputo influenzare le autorizzazioni e le norme nel mondo. Innanzi tutto ha definito il rilascio di insetti GM nell’ambiente come un “contenimento biologico” in modo da bypassare le richieste di valutazione del rischio; poi ha evitato completamente di spiegare come questi insetti possano contenuti e limitati in una determinata area o su un determinato prodotto, perché è chiaro che ciò non è possibile; laddove ha fornito una valutazione del rischio, ha evitato di includere gli impatti sulla sopravvivenza degli insetti nell’ambiente e sulla salute e gli impatti della modifica delle popolazioni di insetti sull’immunità umana e sulle malattie; sta poi tentanto di evitare ogni responsabilità per danni se le cose dovessero mettersi male e sta anche tentando di operare un rilascio nell’ambiente su larga scala prima che ci sia una regolamentazione generale del settore in modo che comunque anche se arrivasse, arriverebbe a giochi fatti.

Negli allegati Pdf potete trovare il testo integrale dei rapporti di TestBiotech e di GeneWatch.

Per ulteriori informazioni potete anche scrivere una e-mail a:
Helen Wallace, GeneWatch, helen.wallace@genewatch.org
Christoph Then, Testbiotech, info@testbiotech.org
François Meienberg, Berne Declaration, food@evb.ch
Nina Holland, Corporate Europe Observatory (CEO), nina@corporateeurope.org
Tina Goethe, SwissAid, t.goethe@swissaid.ch
di Alexis Myriel


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